LA DESCRIZIONE DEL PERCORSO DELL’EDIZIONE 2023 DELLA NAPOLI OBLIQUA
“Vedi Napoli e poi muori” scriveva Goethe due secoli or sono per celebrare una città dove arte, cultura, folklore e confusione si fondono e creano un palcoscenico unico al mondo. Napoli è una città dal cuore grande che pulsa in ogni vicolo, che ritroviamo nei sorrisi delle signore con cui si incrociano gli sguardi. Una città antica e al tempo stesso giovane, che non dorme mai e che permette di scoprire angoli sempre nuovi e diversi anche lontani dai circuiti turistici tradizionali.
Viaggiare in bicicletta da queste parti consente di scoprire la vera anima della città. È una “Napoli obliqua” quella che si può percorrere su due ruote, più di un semplice percorso cicloturistico. È un vero e proprio viaggio emozionale, con prospettive sempre nuove, immersi tra le bellezze architettoniche, scorci rubati e paesaggi verdi, tra sfumature di colore e calore, che solo la gente di Napoli sa dare.
Il nostro consiglio è di dare i primi colpi di pedale alle prime luci del mattino, senza la confusione del traffico, per l’edizione 2023 vi faremo partire dal parco incantato della Mostra d’Oltremare, 40 ettari di verde monumentale. Saliremo in collina al Vomero e poi giù per i primi gradoni. Pedaleremo sui cosiddetti “cazzimbocchi”, il nome che richiama i ciottoli usati per la pavimentazione delle strade cittadine – i più conosciuti ‘sampietrini’ – che proiettano idealmente alla “classica delle classiche” del ciclismo, la famosa e affascinante Parigi-Roubaix.
Altre scale ed arriveremo al Rione Sanità per gustare il “fiocco di neve” di Poppella. Il contatto con la gente è unico. Bucato steso fronte strada, musica napoletana, voci chiassose accompagnano i colpi di pedale e non meravigliatevi se sarete invitati a sorseggiare un caffè, a riempire una borraccia o a fare un simpatico selfie! Il profumo del ragù, i saluti spontanei dai balconi. La gente partecipa incuriosita al tour senza essere mai invadente.
Si riparte: la strada in leggera discesa conduce in Piazza Dante per poi proseguire verso Piazza Plebiscito tra le piazze più grandi e belle d’Europa, scorgendo la nuova Piazza Municipio, il Maschio Angioino, il Teatro San Carlo e poi tuffarci sul lungomare pedonale.
Risaliremo per la meravigliosa collina di Posillipo, attraversando le sue splendide abitazioni in pieno stile liberty. Qui il paesaggio si mescola con l’antropico. Sosta verde sulla terrazza del Virgiliano (punto di vista unico della città con terrazze e muri in tufo da cui si gode uno dei panorami più ampi del golfo) discesone adrenalinico affaccio sull’ex area industriale di Bagnoli e poi si torna a pedalare in discesa su strada asfaltata panoramica in direzione “Cratere degli Astroni”, un’area protetta, oasi WWF situata tra i comuni di Pozzuoli e Napoli. Dal punto più alto, lo sperone di Torre Lupara, a 261 metri s.l.m., si gode una vista spettacolare sul cratere (un tempo riserva di caccia dei Borboni). Lungo il crinale della riserva corre un muro perimetrale in tufo su cui insistono due sentieri paralleli (uno interno e uno esterno). Il single track esterno tende a restringersi nella parte in discesa. Il sentiero interno corre nel sottobosco e bisogna prestare particolare attenzione in alcuni tratti a causa della presenza di solchi irregolari.
Di nuovo in strada si raggiunge il tracciato dell’Antica consolare campana, una delle principali vie di collegamento dell’Impero Romano. Lunga 21 miglia, iniziava dall’Anfiteatro Flavio di Puteoli e, passando per i territori di Quarto, Marano, Qualiano, Giugliano e Aversa, confluiva sulla via Appia a Capua. Il passaggio sull’antica via è suggestivo. La strada fatta di antichi lastroni di pietra lavica irregolare è protetta ambo i lati dalle mura di tufo giallo. Le ruote grasse lambiscono i solchi lasciati dai carri che anticamente la attraversavano. L’ultimo tratto della via fiancheggia la meravigliosa necropoli di “Via Celle” caratterizzata dalla più alta concentrazione di mausolei, tombe e colombari.
Pochi chilometri di strada asfaltata e si raggiunge l’imbocco del sentiero sterrato che conduce al monte Nuovo il vulcano formatosi, secondo la leggenda, in una notte del 1538 sul luogo di un piccolo villaggio chiamato Tripergole, attualmente oasi del Parco Regionale dei Campi Flegrei; dalla sua sommità si gode uno splendido panorama a 360 gradi.
Dietro la boscaglia sbuca il maestoso cratere del Monte Nuovo e la veduta è davvero notevole. Si prosegue con cautela lungo uno stretto single track in discesa. La carreggiata presenta numerosi ostacoli naturali, tra cui pietre smosse e piccoli drop. Per i meno esperti il consiglio è di condurre la bici a mano. Un breve tratto alberato in discesa conduce a un punto panoramico da cui si scorge in tutta la sua bellezza il lago d’Averno, lago vulcanico che si trova nel comune di Pozzuoli, precisamente tra la frazione di Lucrino e il sito archeologico di Cuma. Qui la natura incontra il mistero. Secondo antiche leggende dal lago si accedeva agli inferi. Da qui sarebbe entrato Orfeo per tentare di recuperare la sua Euridice e sempre da qui sarebbero passati Ulisse ed Enea per accedere al regno dei morti. La circonferenza del lago – in tutto 2.8 km di straordinaria bellezza – è tutta percorribile con bici e il sentiero che lo costeggia offre scorci mozzafiato. Si pedala in assenza di rumori accompagnati dai profumi della macchia mediterranea. Ma a colpire sono i colori e il luccichio del sole sull’acqua. Antichi vigneti e piccole rovine storiche incorniciano lo scenario, qui ci fermeremo per un ristoro al Giardino dell’Orco.
Qui si incrocia la storia con il “Tempio di Apollo”, monumentale edificio termale che sfruttava le fumarole del lago. I campi flegrei sono il cuore della Campania Felix. La terra fertile di origine vulcanica e il clima, grazie alla mano sapiente dell’uomo, consentono qui di produrre vini di qualità dalla Falanghina al Piedirosso, dall’Aglianico al Greco. Per non dimenticare la Biancolella, la Coda di Volpe e l’Asprinio.
Dal lago d’Averno si percorrono gli ultimi chilometri di strada pianeggiante. Da qui lo scenario è unico. Da Nisida alle isole di Capri e Ischia, da Capo Miseno a rione Terra è tutto dipinto dallo splendido colore azzurro del mare. Da Pozzuoli a Bagnoli è un attimo e dopo 70 km tornerete nel parco della Mostra d’Oltremare per il meritato pasta party.
Napoli Obliqua è il modo per vivere tutto questo. Dal sellino il punto di osservazione è privilegiato, buon divertimento questa è Napoli.